Cos’è un narghilè?

Uno strumento antico per fumare e suggellare amicizie nella tradizione.

di Valentina Cervelli 10 Febbraio 2014 10:00

Cosa è un Narghilè? Conosciuto nella nostra lingua anche sotto il nome di narguillo, è essenzialmente uno strumento usato per fumare composto da un contenitore con dell’acqua che consente di raffreddare il fumo in un tubo a spirale prima di giungere alla bocca di chi lo usa.

Il fumo arriva alla bocca della persona attraverso un tubicino di solito flessibile molto usato nei paesi arabi e tra i giovanissimi di tutto il mondo quando hanno voglia di sballarsi con sostanze non propriamente legali. A livello tradizionale, il fumo viene prodotto da foglie di tabacco impregnate di melassa tenuto sotto un foglio di alluminio bucherellato sul quale viene posta una brace di carbone. Lo ripetiamo, questo è l’utilizzo che si fa del narghilè nella tradizione araba: difficilmente ciò accade in occidente tra le nuove generazioni che invece di utilizzarlo con il tabacco appositamente lavorato preferiscono utilizzarlo per fumare la marijuana.

Il narghilè nello specifico nasce in Egitto, formato da una noce di cocco e da canne di bambù. Con il passare del tempo è stato ovviamente poi perfezionato per un uso più semplice da parte di ogni ceto sociale. Questo strumento è considerato legale in tutti i paesi, per molto tempo la popolazione si è convinta che il suo utilizzo fosse meno deleterio di quello delle normali sigarette. Recenti studi hanno mostrato come fumare il tabacco lavorato con la melassa attraverso di lui possa risultare cancerogeno quanto 100 sigarette.

In Italia l’uso del narghilè non rappresenta ancora una moda come accade negli Stati Uniti o in Inghilterra.

Photo Credit | Wikipedia

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