Cosa significa filantropo?

Un termine che connota una persona piena di buoni sentimenti.

di Valentina Cervelli 27 Marzo 2014 9:43

Cosa significa filantropo? Scommettiamo che abbiate sentito diverse volte questa parola in ambito artistico e sociale. Oggi vogliamo togliervi ogni dubbio sul suo significato. Capirete così, se non lo avete fatto finora, perché questa parola venga utilizzata in determinati contesti.

Il filantropo è colui che opera la filantropia. E’ una persona che prova profondo affetto, empatia e voglia di aiutare le altre persone e che solitamente agisce per il bene degli altri. E’ una persona generosa, leale, solidale. Nei tempi antichi il filantropo era colui che sosteneva le arti facendo beneficenza. Un esempio? La prima volta il termine filantropia viene utilizzato nel II secolo a.C. dai romani. Esso è stato coniato da quei cittadini colti e appassionati di filosofia, cultura greca e letteratura che la identificavano a quei tempi come una corrente letteraria o comunque correlata al pensiero. Fu solo con Cicerone che il termine iniziò ad assumere i connotati che le diamo ora, ovvero una espressione di grande generosità e sensibilità.

Filantropo è quindi colui che fa beneficenza, ma contestualmente colui che si preoccupa del benessere delle persone. E’ una accezione leggermente differente rispetto a quella prettamente cristiana che nell’insieme ha aggiunto la carità e la fede.  Nel quadro generale ad ogni modo, lo ripetiamo, filantropo è colui che aiuta, che fa beneficenza, che impegna il proprio denaro per il bene comune, per persone che non conosce, senza ovviamente volere nulla in cambio. Una persona in grado di cambiare fortemente il destino del suo prossimo e della società nella quale vive.

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