Perché si festeggia il 1°maggio?

Una celebrazione che mantiene il suo valore nonostante il passare degli anni.

di Valentina Cervelli 1 Maggio 2015 10:19

Perché si festeggia la Festa del lavoro? Essa viene celebrata il 1° maggio di ogni anno in molti paesi del mondo e consiste in pratica nel ricordare e tramandare alle generazioni future quello che è stato l’impegno sindacale dei lavoratori e le loro conquiste sociali ed economiche.

Va ammesso: negli ultimi anni è diventata più che altro un’occasione pura e semplice per passare del tempo all’aperto, godendo delle varie iniziative ludiche che vengono organizzate nelle città. Ciò non toglie che il suo valore simbolico non debba essere toccato. Facciamo un piccolo salto indietro nella storia. La Festa del Lavoro è nata per ricordare le battaglie operaie per ottenere uno specifico diritto per i lavoratori, ovvero un orario di lavoro giornaliero pari ad 8 ore. Sono quelle avvenute in particolare in Illinois, USA, ad essere celebrate: questo perchè le stesse portarono alla promulgazione di una legge che venne poi approvata nel 1886 che fece da apripista a norme simili in tutta Europa.

Per tutto questo dobbiamo quindi ringraziare i Cavalieri del Lavoro (Knights of Labor) che per primi il 5 settembre del 1882 hanno manifestato per i loro diritti recandosi a New York. Molto sangue dei lavoratori fu versato prima di ottenere giustizia sul lavoro. E la festa che inizialmente voleva essere una commemorazione di tutte le vittime delle manifestazioni represse con la violenza è poi divenuta un’occasione per rendere il popolo partecipe ed educato su quelli che sarebbero teoricamente i suoi diritti intoccabili sul lavoro. E questo, nonostante tutto, accade ancora, ogni  1 maggio, in tutto il mondo.

Photo Credits | StockPhotoAstur / Shutterstock.com

Commenti