Dove finisce l’anidride carbonica che produciamo?

Un'ipotesi interessante per un gas nel bene o nel male importante per il pianeta.

di Valentina Cervelli 12 Agosto 2015 10:23

Dove finisce l’anidride carbonica che produciamo? Un gruppo di scienziati dell’Accademia delle Scienze cinesi ha tirato fuori davvero un’interessante teoria: quella che l’elemento prodotto da noi come scarto venga un qualche modo assorbito dai deserti.

E la cosa incredibile è che non solo sarebbe contenuta negli acquiferi sotto gli stessi ma che sarebbe in quantità maggiori di quella trattenuta da tutte le piante della Terra. Bisogna partire da un presupposto prima di continuare. Si sapeva già, grazie alla ricerca scientifica che dell’anidride carbonica che produciamo almeno il 40% va a finire nell’atmosfera mentre il 30% dalle acque degli oceani.

Non si sapeva dove andasse a finire il restante 30%. E va detto che l’ipotesi portata avanti dai ricercatori cinesi potrebbe spiegare l’effettiva destinazione del gas, visto che le piante non riescono a trattenerne l’intera quantità. Questo accadrebbe però da quando si è iniziato a trasformare il suolo. Studiando in modo approfondito alcune zone desertiche gli scienziati hanno visto che il gas dall’atmosfera viene assorbito dai campi e poi rilasciato nel suolo anche grazie all’acqua di irrigazione aggiungendosi alle falde acquifere. E non può risalire.

Statisticamente si pensa che la quantità di anidride carbonica raccolta nelle falde acquifere poste sotto i deserti sia almeno 14 volte più grande di ciò che inizialmente si pensava. E con il passare del tempo, va sottolineato, questo processo tende ad aumentare, non diminuire, portando ad un grosso accumulo. E l’acqua in questo modo, a causa del carbonio, risultare contaminata.

Serviranno ovviamente ulteriori ricerche, ma queste prima scoperte sembrano essere in grado di spiegare la sconosciuta destinazione dell’anidride carbonica.

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