Scienziati pronti a sostituire il chilo campione?

Una costante matematica è più sicura di una forma fisica di un'unità di misura.

di Valentina Cervelli 17 Ottobre 2015 10:38

Gli scienziati pronti a sostituire il prototipo del chilo (Le Gran Kilo), il cilindro di platino ed iridio attualmente presso il Bureau International des Poids et Mesures di Parigi? Sembrerebbe proprio di si. Per molti, alla veneranda età di 126, questo “peso” capace di definire la massa di un chilo, dovrebbe essere mandato in pensione.

Attualmente il chilo è l’unica unità di misura standard internazionale la cui definizione non è ancora basata su una costante matematica. Che le cose stiano cambiando ce lo suggerisce un articolo pubblicato sul sito della rivista di settore Nature. La comunità scientifica sarebbe arrivata ad un punto tale di aver raccolto dati sufficienti per rimpiazzare il cilindro con una definizione condivisa, riunendosi a Parigi proprio per discutere questa ridefinizione. E non solo la sua: sul piatto della bilancia vi sono anche ampere, mole e kelvin, il cui focus è fissato per il 2018.

Passando da oggetto fisico a costante renderebbe la misurazione del chilo più stabile, senza il presentarsi di piccole variazioni legate alla perdita di atomi: se le perdite infinitesimali di “50 miliardesimi di chilo” per noi non fanno la differenza, la fanno per tutti coloro che professionalmente hanno a che fare con misure di alta precisione. Non solo: il chilo espresso come costante matematica sarebbe accessibile a tutti sul pianeta se si avesse bisogno di comparare il chilo in uso con quello ufficiale. Sono al momento in corso due importanti sperimentazioni per la definizione del chilo come costante matematica. Se entrambi dovessero presentare lo stesso risultato (una esprimendolo con la costante di Planck, l’altra di Avogadro, N.d.R.), il chilo di Parigi finirebbe in un museo come ricordo di una scienza interessante ma antica.

Photo Credits | ZM_Photo / Shutterstock.com

Tags: scienza
Commenti