5 curiosità sul solstizio d’inverno

Fin dall'antichità è stato considerato un giorno speciale.

di Valentina Cervelli 22 Dicembre 2015 10:00

L’inverno è arrivato. Non solo per le basse temperature. Abbiamo infatti superato il solstizio e non vi è modo migliore di abbracciare questo periodo se non scoprendo alcune curiosità legate a questo periodo dell’anno.

Sol invictus

I romani lo definivano “sol invictus” perchè l’astro che li rischiarava sembrava sparire nel buio in questo particolare giorno per poi rinascere e palesarsi in tutto il suo splendore fin dal giorno successivo. Per alcuni studiosi andrebbe considerato come una sorta di “Natale” pagano.

Sole fermo

Il termine solstizio deriva da solstitum, parola composta da sol e sistere: rispettivamente sole e stare fermo in latino. Gli antichi, che come anticipato festeggiavano la ricorrenza, avevano l’impressione che la stella letteralmente si fermasse in cielo per poi ripartire verso quello che è ora conosciuto come l’equatore celeste.

Cambio di ruolo

Per festeggiare la ricorrenza pagana, i romani si scambiavano di ruolo con i propri schiavi. Per un giorno, in occasione dei Saturnali (questo il nome della festa, N.d.R) le parti si invertivano e coloro che venivano sfruttati diventavano “padroni”. Era un giorno in cui gli stessi divenivano liberi prima di tornare alla vita di tutti i giorni. Il collegamento al Natale nasce dall’usanza, durante questa festività, di scambiarsi doni.

Il giorno più corto

E’ il giorno più corto dell’anno. Le ore di luce da questa giornata in poi, ricominceranno a salire.

Non è preciso

Non è la Terra a perdere colpi, ma noi ed il nostro calendario Gregoriano. Esso infatti non tiene conto dell’anno siderale, leggermente più lungo. Lo stesso che ci costringe ogni 4 anni ad aggiungere un giorno a febbraio.

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