Uomini e città attraverso 6000 anni di storia

Storia ed evoluzione delle città e degli uomini che le abitavano ricostruite in 6000 anni di storia.

di michelecostanzo 8 Giugno 2016 19:54

Il rapporto che lega l’uomo e le città prosegue da millenni e rappresenta forse una delle tracce più continue dell’attività umana nella storia. Alla nascita delle città, alla loro distribuzione geografica ed alla relativa evoluzione demografica guarda un recente studio che attraversa 6000 anni di evoluzione urbana.

Un gruppo di ricercatori di Yale guidato da Meredith Reba ha recentemente presentato un approfondito studio sull’evoluzione delle città. Scopo della ricerca è quello di costruire una base dati ampia e facilmente consultabile che permetta di analizzare i fenomeni di urbanizzazione nel tempo e nello spazio. La ricerca è stata pubblicata su Scientific Data e copre un arco temporale di quasi 6 millenni dal dal 3700 A.C. al 2000 A.C.

In epoca moderna i censimenti sulla popolazione sono sistematici quanto precisi e consentono di studiare con efficacia la distribuzione della popolazione. Tanto più ci si sposta indietro nel tempo però, tanto più difficile diventa trovare dati affidabili. I ricercatori di Yale hanno preso come riferimento i lavori dello storico Tertius Chandler e del politologo George Modelski che nelle loro opere hanno raccolto dati sull’evoluzione delle città dal terzo millennio A.C. fino ai giorni nostri. Questi dati sono stati integrati con fonti storiche, scientifiche ed archeologiche e sono poi stati resi disponibili in formati facilmente elaborabili dalla comunità scientifiche.

città 6000 anni

Le più antiche tracce del concetto di città partono dalla Mesopotamia, dall’Egitto e dal Mediterraneo ma se ne ritrova traccia anche in India, in Cina ed in America Latina. Di città come Istanbul, Roma, Milano, Suzhou (Cina), Parigi -solo per citarne alcune- si possono ripercorre tutti i principali passaggi storici e le relative ricadute sulla popolazione che vi risiedeva.

[Via | Scientific Data]
[Photo Credits | OpenClipArt]

Commenti