Imballaggi commestibili con le proteine del latte

Una alternativa agli imballaggi di plastica ecologica ed edibile.

di michelecostanzo 23 Agosto 2016 21:25

La gestione degli imballaggi alimentari è diventata negli anni sempre più problematica tanto da aver generato un vero e proprio settore specializzato della raccolta differenziata. Ma cosa accaderebbe se plastica, cartone e vetro potessero essere sostituiti da una nuovo prodotto completamente biodegradabile ed addirittura commestibile? Sembra fantascienza ma qualcosa del genere è stato concretamente presentato all’annuale meeting dell’American Chemical Society.

L’innovativo progetto è stato presentato da un team di ricercatori del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e permette di realizzare una pellicola per l’imballaggio degli alimenti realizzata utilizzano le proteine del latte. Tutte le membrane a base di proteine sono per loro natura ottimi isolanti rispetto all’ossigeno ed offrono quindi una soluzione efficace per preservare gli alimenti. La pellicola presentata al meeting ASC offre una protezione dall’ossidazione fino a 500 volte migliore della plastica.

La pellicola è basata su derivati del latte e come tale quindi non è inquinante, è completamente biodegradabile e risulta persino commestibile. I vantaggi rispetto alla plastica sono quindi notevoli sia in termini di efficacia che di sostenibilità. La pellicola realizzata a partire dalle proteine del latte grazie ad una minore porosità risulta inoltre più efficace anche rispetto ad imballaggi ecologici a base di amido.

La sostanza che compone la pellicola, spiegano i ricercatori, ha un gusto non particolarmente definito ma potrebbe in prospettiva essere arricchita con aromi e persino con altri nutrienti. I cibi in confezione monodose potrebbero essere uno dei primi campi di impiego di questo nuovo imballaggio ma le applicazioni possibili sono veramente numerose. Già nel giro di tre anni potrebbero arrivare le prime applicazioni commerciali. Un video sulla ricerca è stato pubblicato su Youtube.

[Via | ASC]
[Photo Credits | OpenClipArt]

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