Ticket sanitario, come cambia in questo 2024
Novità importante per il ticket sanitario che, dal 2024 appena iniziato, assume una connotazione differente rispetto al passato.
Si fa largo un unico tariffario delle prestazioni ambulatoriali (come esami di laboratorio, tac ed ecografie) valido a livello nazionale.
Niente più differenze di costo per il ticket sanitario tra regioni
Non ci saranno più differenze economiche tra le varie regioni, ma il ticket sanitario avrà lo stesso valore in tutt’Italia. Ricordiamo come per ticket sanitario si intenda il modo, individuato dalla legge, con il quale gli assistiti contribuiscono o “partecipano” alla spesa delle prestazioni sanitarie di cui si avvalgono. In altre parole, i ticket sanitari rappresentano il contributo del paziente ai costi del sistema sanitario nazionale, ossia SSN.
Da gennaio 2024 entrano in vigore le nuove tariffe di esami e visite mediche effettuate dal servizio sanitario. Le tariffe avranno valore nazionale e non più regionale come accaduto in passato. Come si presenta a questo punto il nuovo scenario? Saranno in vigore le nuove visite, i nuovi esami e i trattamenti aggiuntivi previsti dalla revisione Lea (Livelli di essenziali di assistenza), avente lo scopo di aggiornare e rendere uniforme l’offerta di assistenza sanitaria in tutta Italia.
Saranno altresì ridefiniti i prezzi delle varie prestazioni, visite ed esami, che avranno così identico valore a livello nazionale. Questo è quanto annunciato dall’accordo stipulato lo scorso marzo tra le regioni e la Conferenza di Stato. Chiaramente coloro che sono esenti dai ticket sanitari, continueranno a non pagare nulla. Si tratta in questo caso dei cittadini italiani con patologia o reddito basso.
La cifra limite del ticket sanitario per tutt’Italia
Qual è il limite del ticket valido in tutt’Italia? Approfondendo la questione, dopo la revisione riguardante le tariffe di visite ed esami vari, ecco cosa spetta alla popolazione italiana quando bisogna avvalersi di un ticket sanitario. Il pagamento viene effettuato quando il cittadino va all’accettazione per una visita, un esame o un trattamento, per ciascuna ricetta scatta una contribuzione massima uguale a 36.15 euro, identica in tutte le regioni.
Questa cifra è un limite che opererà anche in alcune circostanze in cui all’interno di tale ricetta sono indicate più prestazioni della stessa branca della medicina (fino a un massimo di 8). Ecco perché varrà comunque lo stesso ticket massimo pari a 36,15 euro. In conclusione, se la tariffa non sarà superiore a questo tetto massimo, allora la prestazione sarà del tutto a carico del cittadino. Mentre, se invece la ricetta comporterà un costo più elevato, il sistema sanitario nazionale si occuperà di coprire la cifra della spesa restante. In ogni caso, come detto, la tariffa sarà unitaria e senza differenze tra regioni.
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