Come nasce un fulmine

Elettricità che necessita di scaricare a terra, creando un circuito naturale.

di Valentina Cervelli 24 Settembre 2014 9:50

Come nasce un fulmine? Tutto parte dalla formazione delle nubi temporalesche. Ciò che succede al loro interno ottiene poi piena manifestazione all’esterno grazie a questo fenomeno naturale. Vediamo insieme come.

Man mano che le nuvole tipiche dei temporali si formano, al loro interno si crea una certa frizione tra le particelle di ghiaccio che risalgono le nubi e quelle che le discendono: grazie alle correnti d’aria esse “rubano” alle particelle ghiacciate più piccole in certo numero di elettroni. Questo conduce alla creazione di una differenza elettrostatica all’interno di questo elemento, a causa del fatto che quelle caricate positivamente (e che quindi hanno ceduto gli elettroni, N.d.R.) salgono in alto alla nube, mentre quelle caricate negativamente la discendono. E’ come se la nuvola venisse idealmente divisa in due: la parte alta positiva e quella bassa negativa.

Questo accumulo di elettroni alla base della nuvola crea quelle che vengono comunemente chiamate zone d’ombra positive sulla superficie terrestre e quando la differenza tra i “due poli” si fa abbastanza grande, parte la scarica che tenta di riportare l’equilibrio tra le due forze. Di solito il fulmine raggiunge il suolo nel percorso che offre la minore resistenza alla propagazione. Esso è in pratica la chiusa del circuito che viene a formarsi. Sappiamo che lo stesso può avere una forza distruttiva molto ampia ed è bene che riesca a scaricare a terra senza incontrare ostacoli nel suo cammino. Sono molte poche le persone che possono raccontare di essere sopravvissute alla scarica di un fulmine che le ha colpite.

Photo Credit | Wikipedia

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