Il Covid danneggia il cervello, arriva uno studio dal Brasile
Stiamo ormai convivendo da oltre due anni con il Covid, virus che risulta essere ancora difficile da decifrare e che purtroppo causa problematiche anche piuttosto serie nell’organismo umano.
Un recente studio, avvenuto nell’Università Campinas in Brasile, ha evidenziato come tale virus possa causare anche dei danni al cervello.
Il Covid danneggia il cervello, la scoperta in Brasile
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Pnas e fa leva sul Covid che infetta le cellule cerebrali, chiamate astrociti, provocando dei cambiamenti strutturali all’interno di tale organo. Andando più nello specifico, l’infezione da SARS-CoV-2 può causare alterazioni cerebrali e disfunzioni neurocognitive, in particolare nella lunga sindrome da Covid-19, ma i meccanismi sottostanti sono sconosciuti.
Sono soprattutto coloro che si ritrovano a patire il long Covid, con strascichi di tale patologia nel tempo, a poter ritrovarsi con un danneggiamento del cervello. La ricerca in questione è stata effettuata da Daniel Martins-de-Souza e dai suoi colleghi dell’Università Campinas, i quali hanno deciso di utilizzare la risonanza magnetica per mettere a confronto la struttura del cervello in 81 partecipanti allo studio che si stavano riprendendo da una lieve infezione da Covid-19 e 81 individui sani.
Attraverso tale ricerca è emerso come il gruppo di persone che avevano contratto un’infezione lieve da Covid, avessero uno spessore corticale ridotto, correlato a disturbi cognitivi e sintomi come ansia e depressione. Tra l’altro si è deciso di porre a studio anche il cervello di 26 persone decedute dopo aver contratto proprio il Covid e qui la scoperta è stata ancor più interessante, perché cinque di tali individui avevano mostrato dei danni ai tessuti. Ciò ha lasciato ben intendere come effettivamente il virus colpisca anche il cervello, causando un suo danneggiamento.
Cosa accade nel cervello dopo avere contratto il Covid?
La ricerca però non si è di certo fermata, anzi sono stati sottoposti ad analisi altri campioni di cervello danneggiato, rivelando come gli astrociti, parliamo di cellule cerebrali che sostengono il metabolismo neuronale, fossero particolarmente suscettibili di essere infettati da SARS-CoV-2 e che il virus entra in queste cellule attraverso il recettore NRP1.
Quando questi astrociti si ritrovano ad essere infettati, ecco che sono stati evidenziati livelli alterati di metaboliti utilizzati per alimentare i neuroni e la produzione di neurotrasmettitori e le cellule infette hanno secreto molecole neurotossiche. In poche parole, attraverso questi risultati scoperti dai ricercatori, si può dimostrare come ci siano cambiamenti strutturali all’interno del cervello causati proprio dal Covid. Il problema è che continuano ad emergere nuove varianti, come l’ultima avvistata in India e si sta cercando di capire se possa resistere ai vaccini effettuati fino ad ora.