Asteroide ha sfiorato la Terra, cosa è accaduto?
La comunità astronomica ha recentemente registrato un passaggio estremamente ravvicinato di un piccolo asteroide, denominato 2025 TF, che ha solcato i cieli sopra l’Antartide.
Questo evento, avvenuto il primo ottobre, ha suscitato interesse principalmente per due motivi: la sua vicinanza al nostro pianeta e il fatto che sia stato scoperto solo poche ore dopo il suo massimo avvicinamento.
Cos’è accaduto con questo avvicinamento?
Nonostante la traiettoria e i tempi stretti, gli esperti sottolineano che l’oggetto non rappresentava un pericolo significativo per la Terra o per gli asset spaziali. Non c’era nulla di preoccupante, anche se la scoperta di tale transito è avvenuta dopo, non è stata insomma prevista.
L’asteroide 2025 TF, il cui diametro è stimato tra 1 e 3 metri, è transitato a una distanza minima di soli 428 chilometri dalla superficie terrestre. Questa altitudine è quasi identica a quella in cui orbita la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il transito ravvicinato è avvenuto alle 2:47 del mattino ora italiana.
La sua individuazione è avvenuta in ritardo rispetto al picco di avvicinamento, grazie al Catalina Sky Survey, un programma di osservazione astronomica. Successivamente, gli astronomi dell’Ufficio per la Difesa Planetaria dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno confermato l’osservazione utilizzando il telescopio dell’Osservatorio Las Cumbres a Siding Spring, in Australia. Il ritardo nella scoperta evidenzia la sfida costante nel tracciare i corpi celesti di piccole dimensioni che si muovono rapidamente nello spazio vicino alla Terra.
Valutazione del rischio e prospettive future
L’Agenzia Spaziale Europea ha prontamente rassicurato il pubblico. Oggetti di questa taglia, sebbene possano entrare nell’atmosfera terrestre, non rappresentano un pericolo serio. L’energia cinetica rilasciata in caso di impatto genererebbe al massimo dei bolidi, o “palle di fuoco,” che si disintegrerebbero quasi completamente nell’aria, portando occasionalmente alla caduta di piccoli meteoriti al suolo. Fortunatamente, in questo caso, il sasso cosmico ha evitato qualsiasi collisione con veicoli spaziali o satelliti che popolano la stessa orbita.
Nonostante il silenzio della NASA (dovuto a una temporanea sospensione delle comunicazioni pubbliche per lo shutdown), l’agenzia ha aggiornato i dati relativi a 2025 TF sul sito del Center for Near-Earth Object Studies. Le loro proiezioni indicano che il piccolo asteroide non dovrebbe tornare a incrociare le vicinanze della Terra prima dell’aprile 2087, fornendo un ampio margine di sicurezza per i decenni a venire. Questo passaggio ravvicinato è servito ancora una volta come promemoria dell’importanza dei programmi di sorveglianza spaziale per monitorare anche gli oggetti meno minacciosi ma potenzialmente sorprendenti.
Non bisogna quindi allarmarsi, si tratta di asteroidi che non minacciano la Terra, seppur non sono così semplici da monitorare, proprio le dimensioni più piccole.