Cosa significa emerito?

Un vocabolo della lingua italiana di classe e dal duplice significato.

di Valentina Cervelli 30 Marzo 2014 9:28

Cosa significa emerito? Quel che è certo è che si tratta di una di quelle parole che non ne capiamo immediatamente il significato fino a che non è inserita in un contesto ben preciso. Noi ve ne daremo la definizione e vi proporremo alcuni esempi in grado di farvela comprendere appieno.

Emerito, secondo il dizionario della lingua italiana significa “Di chi conserva il grado, le prerogative e talvolta lo stipendio del proprio ufficio pur non esercitandone più le funzioni. Consigliere“. Ma anche egregio ed illustre da utilizzare con tono scherzoso. In linea di massima l’emerito è colui che mantiene, anche dopo la fine della sua carriera, il rispetto guadagnato durante la stessa da parte degli altri. Tornando indietro nel tempo possiamo collegare questo termine all'”emeritus miles”, il soldato che una volta conclusa la sua carriera militare si ritirava e con il congedo acquisiva tutta una serie di privilegi. L’emerito è proprio questo: colui che una volta finite le sue “mansioni” specifiche mantiene prerogative e privilegi della posizione della quale godeva prima.

Esempi nella vita “reale” li abbiamo con i professori emeriti, con i presidenti emeriti (gli ex presidenti della Repubblica ancora in vita, N.d.R.) ed addirittura negli ultimi anni il Papa emerito, l’ex pontefice Joseph Ratzinger che avendo presentato le “dimissioni” dal papato ma essendo impossibile da “declassare”, è definito come emerito nella sua posizione. Certo, una delle accezioni con le quali è più utilizzato è quella di sinonimo di egregio nel vocabolario della lingua italiana. E tutti noi forse dovremmo iniziare ad utilizzarlo un po’ di più.

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