5 fatti dai quali nascono le superstizioni
Se c’è qualcosa che supera nella mente umana persino i precetti religiosi, quella cosa spesso sono le superstizioni. Quelle stupide credenze nelle quali però quasi tutti credono. Si può rimanere esterrefatti davanti a questa cosa, si può rimanere sorpresi, ma va sottolineato che vi sono dei fatti che danno loro origine. Vediamoli insieme.
Bussare sul legno protegge dalla sfortuna
Tutto è legato al concetto dello spirito di Dio sceso sulla terra. Toccando il legno in questo modo lo si risveglia e si ottiene automatica protezione. Nei secoli passati si pensava addirittura che bussando tre volte sul legno dopo aver detto qualcosa che non andava, si potessero cancellare gli effetti negativi delle parole espresse.
Passare sotto una scala sfida il fato
Questo perchè la forma creata dalla scala e dal pavimento è un triangolo, raffigurazione metaforica della Santa Trinità. Passando in mezzo si spezza questo equilibrio ed è come se si invitasse la morte (senza contare che è ad ogni modo un atto pericoloso).
Far cadere il sale porta sfortuna
Tra gli antichi romani il sale era simbolo di fiducia ed amicizia. Farlo cadere era considerato un segno nefasto, e anche nell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci è possibile vedere come Giuda, l’apostolo traditore, lo abbia fatto cadere sul tavolo.
Rompere uno specchio è pericoloso per l’anima
Anche questa superstizione nasce ai tempi dei romani. Si credeva infatti che lo specchio in qualche modo riflettesse e catturasse l’anima di chi lo utilizzava. Se esso si rompeva l’anima della persona rimaneva intrappolata al suo interno.
Il numero 13 porta sfortuna.
Qui entrano in gioco sia il sacro che il profano: erano in 13 i commensali presenti all’Ultima Cena ed erano sempre 13 i gradini che portavano al patibolo.
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