Sperimentata mano bionica dotata di tatto

La sensazione è passata attraverso dei chip posti sulla corteccia cerebrale del paziente.

di Valentina Cervelli 19 Settembre 2015 9:22

E’ stata sperimentata con successo una mano bionica dotata di tatto su un uomo affetto da paralisi dopo un infortunio alla colonna vertebrale. L’individuo è riuscito a recuperare questa sensazione fisica grazie ad un incredibile protocollo medico.

Ad annunciare l’evento è stata la Defence Advanced Research Project Agency ( del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. In quanto ad unione tra prostetica e neurologia si parla di un passo in avanti grandioso. Un esperimento andato a buon fine nell’ambito degli studi che l’ente da tempo porta avanti sulle intelligenze artificiali e sui robot. Il volontario è un ragazzo di 28 anni ed hanno collegato la protesi, fornita di sensori in grado di captare anche i movimenti più leggere alla corteccia motoria del giovane attraverso dei chip nelle aree del movimento ed in quelle sensoriali.

Per verificare il corretto funzionamento del tutto il paziente è stato bendato e in seguito gli scienziati hanno toccato con delicatezza le dita della protesi: il ragazzo ha sentito le carezze in tempo reale, individuando anche quali parti fossero state toccate con una precisione del 100%. Il fatto che l’esperimento sia riuscito potrebbe aprire non solo una maggiore comprensione di come il nostro cervello effettivamente lavori (non dobbiamo dimenticare che è il sistema nervoso a trasmettere diversi tipi di informazioni riguardo a un oggetto che teniamo in mano al encefalo, che ne compone una immagine e ne gestisce l’aspetto sensoriale rendendocelo palese, N.d.R.) ma di come la biotecnologia possa essere una strada di risoluzione di alcune patologie, una volta perfezionata.

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