Vitamina D, cosa accade se c’è carenza

La carenza di vitamina D per il nostro organismo può portare a gravi problematiche di salute.

di Maria Barison 4 Ottobre 2022 11:10

L’organismo umano è una macchina alquanto complessa e necessita ogni giorno di nutrienti giusti per poter funzionare al meglio.

Un ruolo di primo piano viene svolto anche dalle vitamine, con la vitamina D che risulta essere tra le più importanti, ma è anche quella che solitamente manca di più nel nostro organismo.

Il ruolo della vitamina D nell’organismo umano

E’ stato infatti testato scientificamente come circa un miliardo di persone in tutto il mondo si ritrovano con una carenza di vitamina D, un problema che non deve essere sottovalutato perché comporta disturbi non indifferenti al corpo umano. La vitamina D svolge un ruolo fondamentale nell’organismo umano, al suo interno ritroviamo infatti il calcitriolo che è l’unità base che garantisce la salute ossea. Questo lascia ben intendere come sia necessaria per il sistema scheletrico.

Come facciamo a sapere se il nostro organismo si ritrova ad avere una carenza di vitamina D? Per conoscere i livelli di vitamina D presenti nell’organismo umano è importante recarsi in un laboratorio di analisi e  richiedere la misurazione dei livelli sanguigni di 25-idrossi-vitamina D e 1,25 di idrossi-vitamina D. Se i livelli sono davvero bassi è importante conoscere anche le conseguenze, ciò che insomma può provocare questa mancanza o carenza di vitamina D.

Bisogna dire come queste conseguenze possano variare a seconda dell’età. Se insomma ci si ritrova in età giovane può subentrare il rachitismo, l’osteomalacia in età adulta, mentre la più diffusa osteoporosi si presenta negli anziani e nelle donne in menopausa.

Perché c’è carenza di vitamina D e come assumerla?

A questo punto è importante sapere anche perché avviene questa carenza di vitamina D nel nostro organismo. In genere deve essere sintetizzata dall’organismo stesso o può essere aiutata dall’alimentazione, ci sono però alcuni fattori che ne contrastano l’assunzione.

Se ad esempio si assumono determinati farmaci con certa regolarità che riguardano patologie del fegato o dei reni o anche un’alimentazione povera di vitamina D. E’ bene precisare come la vitamina D sia fondamentale nella crescita nei bambini, ma chiaramente rinforza le ossa, accelera l’assorbimento del calcio e del fosforo da parte dei reni e facilità l’assorbimento del calcio nell’intestino.

Si ha modo di introdurre la vitamina D nell’organismo attraverso anche tramite gli alimenti: quelli che ne contengono una maggiore quantità sono i funghi, le uova, il pesce da cui nello specifico si ricava l’olio di fegato di merluzzo. Non solo perché anche i raggi del sole permettono l’attivazione di una produzione endogena da parte dell’organismo stesso di questa vitamina. Esporsi quindi al sole può aiutare ad incrementare i livelli di vitamina D, ovviamente con le dovute precauzioni e non nelle ore più calde della giornata.

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