I problemi di salute legati allo smart working
Le restrizioni dovute alla pandemia hanno favorito lo sviluppo dello smart working, con tantissimi lavoratori in tutto il mondo che si sono ritrovati con la nuova abitudine di lavorare da casa.
Con una connessione ad internet ed un pc si ha modo di poter svolgere diverse mansioni, senza doversi recare necessariamente nel posto di lavoro e purtroppo quest’abitudine non sembra essere stata abbandonata da molte aziende.
Le problematiche emerse dallo smart working
Nonostante non ci sia più l’emergenza Covid, lo smart working continua ad essere molto gettonato in diverse aziende del mondo, ma è principalmente negli Stati Uniti che si fa registrare il numero più elevato di questo modo di lavorare. Questo però comporta a nuove problematiche per la salute dell’uomo dettate dalla sedentarietà, con troppi lavoratori che si ritrovano a stare seduti per tutto il giorno, con il rischio di imbattersi in patologie anche piuttosto serie.
La vita comoda dello smart working ha degli svantaggi non indifferenti per la salute fisica e mentale dell’uomo, per questo bisognerebbe notevolmente diminuire le ore di lavoro da casa ed optare per il ritorno nelle aziende. Diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato come lo smart working sia strettamente collegato a patologie come un sonno meno ristoratore, trombosi, problemi di mancato rilassamento e disturbi di salute mentale.
La ricerca effettuata negli Stati Uniti
L’analisi in questione è stata svolta dal quotidiano The Hill, con una ricerca che ha riguardato principalmente gli Stati Uniti, ma bisogna dire come lo smart working sia diffuso anche in altre zone del mondo, inclusa l’Italia. A creare numerose problematiche è chiaramente lo stile di vita sedentario generato dallo smart working, con disturbi legati proprio all’inattività fisica. Proprio la mancanza di moto, anche i semplici passi che si svolgono per raggiungere l’ufficio di lavoro, può creare disturbi di circolazione seri che comportano dei danni all’intero organismo umano.
Lo stare sempre seduti infatti provoca la formazione di possibili coaguli di sangue, nel dettaglio si rischia di fare i conti con trombosi venosa profonda, che può viaggiare fino ai polmoni e causare un’embolia polmonare o un blocco del flusso sanguigno. Chiaramente c’è anche il rischio, attraverso lo smart working, di ingrassare notevolmente e aumentare la resistenza all’insulina. Si possono quindi sviluppare patologie cardiovascolari e chiaramente il diabete.
Attenzione poi alla vista, infatti il trascorrere troppo tempo davanti al pc o al tablet può peggiorare la vista e causare emicranie. Durante la pandemia, con la maggior parte dei lavoratori in smart working, è stato notato proprio questo netto peggioramento della vista, causa la troppa esposizione degli occhi alla luce blu dello schermo. Come visto sono tante le problematiche di salute legate allo smart working, sarebbe opportuno limitarlo.
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