Il cervello dei ragazzi è invecchiato con il Covid e lockdown

di Maria Barison 11 Settembre 2024 10:57

Stando ad uno studio effettuato dall’University of Washington di Seattle e pubblicata sulla rivista dell’Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti (Pnas), il cervello dei ragazzi è invecchiato durante il Covid e lockdown.

Il periodo della pandemia ha decisamente accelerato il processo di maturazione del cervello degli adolescenti, che si è ritrovato ad invecchiare di 4,2 anni nelle femmine e di 1,4 anni nei maschi.

Cosa è accaduto dal punto di vista scientifico al cervello dei ragazzi durante il lockdown

Secondo tale ricerca fenomeni di questo tipo si osservano spesso nei ragazzi che sono sottoposti cronicamente a forti stress e spesso hanno delle ripercussioni sulla futura salute mentale. Durante il periodo dell’adolescenza il cervello è soggetto a numerosi cambiamenti a livello strutturale. Tra questi, anche l’assottigliamento della corteccia cerebrale, lo strato esterno di tessuto nel cervello. Proprio tale indicatore è stato oggetto di studio dei vari ricercatori e gli esami effettuati nel 2021 hanno evidenziato come ci sia stato un assottigliamento eccessivo della corteccia cerebrale, rispetto insomma ai soliti standard.

Una situazione che gli studiosi hanno associato proprio a quanto accaduto nel periodo del lockdown e del Covid, quando insomma tutti sono stati costretti ad un periodo di forte stress e preoccupazione. Il fenomeno è risultato molto più marcato nelle ragazze, nelle quali l’assottigliamento ha riguardato in maniera estensiva la corteccia cerebrale, mentre nei ragazzi è risultato limitato alla corteccia visiva.

Il cervello delle ragazze ha subito un maggiore invecchiamento

Questo risultato differente è da attribuire al modo diverso in cui i due generi si approcciano alle relazioni sociali. Le donne infatti tendono a considerare le relazioni con gli altri, quindi di qualsiasi genere, vitali per la propria identità personale. Inoltre su queste relazioni fanno molto affidamento per il sostegno emotivo. Per gli uomini non è assolutamente così.

Diciamo quindi che la mancanza di socialità nel periodo del Covid ha creato maggiore stress nelle ragazze adolescenti che si sono ritrovate con un cervello più invecchiato. Proprio gli adolescenti sono stati coloro che hanno patito maggiormente il lockdown, l’impossibilità di socializzare face to face con i propri coetanei e quindi di godersi i momenti spensierati della loro giovane età.

Dal punto di vista scientifico la pandemia ha avuto un impatto negativo predominante nel cervello degli adolescenti, creandone un invecchiamento più rapido. Tralasciando le questioni psicologiche, che sono state allo stesso modo disastrose, c’è effettivamente una prova concreta di come la pandemia abbia creato un impatto devastante nel cervello degli adolescenti. Si parla di invecchiamento dettato dal forte stress e purtroppo nessuno potrà ridare indietro quegli anni ai nostri ragazzi e a noi stessi.

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