Cosa significa gesuita?

Ecco il significato della parola "gesuita", tornata in auge dopo l'elezione di Papa Francesco

di Valentina Cervelli 14 Gennaio 2014 9:15

Cosa significa gesuita? Scommettiamo che ve lo siete sempre chiesto da quando è salito al soglio pontificio Papa Francesco. José Mario Bergoglio appartiene infatti alla Compagnia del Gesù, ordine sacerdotale che definisce in tale modo i suoi componenti. Volente saperne di più? Vi accontentiamo.

L’ ordine dei gesuiti è stato fondato da Ignazio di Loyola nel 1534. Parliamo di un'”organizzazione” dalla gerarchia molto strutturata, a tal punto che il suo capo, il preposito generale, vene definito tradizionalmente “Il papa nero“. In tutto parliamo di  17.906 gesuiti, di cui 12.737 sacerdoti. Il termine gesuita, a causa delle dicerie e delle ricostruzioni sul passato dell’ordine, nella lingua italiana viene utilizzato anche in modo dispregiativo come  persona ipocrita e dotata di un opportunismo cautelare atto a vagliare la situazione prima di decidere la parte verso cui schierarsi. Non è ovviamente il caso del pontefice argentino.

Per molti anni nei secoli scorsi l’ordine gesuita ha goduto di buona salute, fino allo scioglimento voluto nel 1773 da papa Clemente XIV. Sopravvissuto illegalmente in alcuni paesi come la Russia, venne poi  ricostituito da papa Pio VII nel 1814. Essi si definirono “Compagnia di Gesù” perché presero come unico modello di rettitudine e comportamento il Cristo, volendo operare come volontari in Terra Santa.  Educazione e carità sono i loro precetti più importanti da seguire. Nel corso dei secoli l’ordine venne considerato quasi come una sorta di “servizio segreto” del papa atto a fermare la libertà di espressione dei vari monarchi del tempo. Attualmente è una organizzazione molto ampia, come anticipato, dotata di una struttura solida e complessa.

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