Fulmine globulare, cos’è

Un fenomeno atmosferico incredibile ancora da comprendere

di Valentina Cervelli 25 Ottobre 2014 9:32

Il fulmine globulare è un evento atmosferico non raro nel corso di un temporale. Per molto tempo la popolazione mondiale ha pensato potesse trattarsi della manifestazione di un ufo. In realtà si tratta di una condizione particolare che si viene a creare nei cieli a livello elettrico e che coinvolge anche la nostra “sporcizia”.

Prima di continuare è bene sottolineare che i fulmini globulari possono formarsi anche in assenza di temporali. Essi possiedono un diametro di circa 5 metri e sono composti, secondo un gruppo di scienziati che è riuscito a studiarne uno da vicino ed a riprodurlo in laboratorio, da silicio, calcio e ferro.  Ecco come si formano: quando un fulmine normale colpisce il terreno, le particelle di silicio del suolo immagazzinano energia e vengono lanciate nell’aria dove si ossidano rilasciando poi l’energia sotto forma di calore e luce. Questo ovviamente riguarda i fulmini globulari che sono stati osservati vicino al suolo: su quelli che si formano in cielo c’è ancora molto da scoprire anche se con molta probabilità il processo è molto simile.

Una ipotesi plausibile fu esternata da Nobel per la fisica Pyotr Leonidovic Kapitza nel 1978 il quale pensò che la sorgente energetica dei fulmini globulari fosse esterna e parte del sistema di onde elettromagnetiche stazionarie fra nubi e suolo, che nascono per l’appunto, dai temporali i quali con la loro attività elettrica genererebbero onde elettromagnetiche capaci di reagire con i gas atmosferici. La ricerca deve ancora spiegarci molto su questo fenomeno naturale, ma l’essere riusciti a riprodurne una parte in laboratorio rappresenta un grande passo.

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