Invecchiare il whisky nello spazio
Parte oggi 16 agosto 2015 una strana missione: quella di comprendere come il whisky possa invecchiare nello spazio. Non si tratta di uno scherzo. L’azienda di produzione giapponese Suntory ha deciso di scoprire l’effetto di questo processo… a chilometri di distanza dalla terra.
Le aziende speso tendono ad aprire i propri confini quando si tratta di ricerca e dei loro prodotti, ma nessuno si aspettava che un marchio come la Suntory, conosciuto in tutto il mondo, potesse decidere di ampliare la sua produzione arrivando a comprendere tra i possibili luoghi di invecchiamento anche lo spazio. E lo farà coinvolgendo niente di meno che la Stazione Spaziale Internazionale. Portando questo superalcolico in quota, studierò gli effetti della microgravità sul processo che rende morbido il whisky.
Di certo non si tratta di qualcosa che tutti sono pronti a studiare. Il tutto nasce da diversi studi universitari sul tema,partiti dal presupposto che sulla terra un distillato più invecchia, più diventa morbido. Ma non si è mai compreso effettivamente come questo accadesse. La Suntory ha deciso quindi di eseguire il grande passo in collaborazione con gli atenei di Tokyo e Tohoku, finanziando la ricerca. L’ipotesi partorita dagli scienziati giapponesi è che la sospensione delle normali leggi fisiche terrestri, possa aiutare a favorire la formazione delle strutture molecolari tipiche di un distillato morbido. Sarà un vettore della Japan Aerospace Exploration Agency a portare sulla ISS sei campioni di whisky che saranno stoccati all’interno del modulo Kibo. Verrà studiato un invecchiamento di 1 e due anni, con un corrispettivo numero di campioni sulla terra a fare da gruppo di controllo.
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