La missione ExoMars vive in queste ore un’intensa fase di attività. Dopo un viaggio durato più di sette mesi l’orbiter Trace Gas Orbiter ed il lander Schiaparelli e si avvicinano al Pianeta Rosso col duplice obiettivo di raggiungerne il cielo e la superficie.

ExoMars tra TGO e Schiaparelli

Partita dal cosmodromo di Bajkonur il 14 marzo del 2016, la missione ExoMars è frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Russa (Roskosmos). La prima parte della missione è stata progettata per inviare verso Marte due moduli complementari: il Trace Gas Orbiter è destinato ad entrare nell’orbita del pianeta mentre il lander Schiaparelli punterà verso la superficie.

Dopo aver condiviso 7 mesi di viaggio nello spazio, ieri 16 ottobre alle 17 e 15 TGO e Schiaparelli si sono fisicamente separati. L’operazione è avvenuta correttamente portando la missione in in una fase molto delicata affidata in massima parte agli automatismi ed agli strumenti di bordo dei due moduli.

Il 19 ottobre atteso l’atterraggio di Schiapparelli

Per la missione ExoMars il 19 ottobre sarà una giornata molto intensa. Il lander Schiaparelli si tufferà infatti nell’atmosfera di Marte con una velocità iniziale di 21.000 kn/h. Un complesso sistema di paracaduti e motori frenanti dovrà quindi rallentare la corsa del modulo fino a consentirne l’atterraggio sulla superficie atteso dopo 18 e 33.

Alcune ore più tardi, verso le 20 e 25, è attesa una comunicazione da parte dell’orbiter TGO sul suo corretto posizionamento nell’orbita di Marte. A quel punto i due pilastri di ExoMars saranno pronti per la fasi operative della missione che si propone tra le altre cose di cercare tracce di materiale biologico e di studiare la distribuzione dell’acqua sul pianeta.

[Photo Credits | NASA/NSSDCA (Jody Swann/Tammy Becker/Alfred McEwen)]