Demenza senile, alcuni alimenti favoriscono lo sviluppo
Sempre più persone in Italia, ma in genere nel mondo, sono affette da demenza senile. Non si tratta di una vera e propria patologia specifica, ma con tale termine si indica la ridotta capacità di ricordare, pensare o prendere decisioni durante le normali attività quotidiane.
Esistono diverse forme di demenza senile e quella che attualmente colpisce maggiormente le persone in età avanzata è l’Alzheimer.
Gli alimenti che favoriscono la demenza senile
Attraverso uno studio, effettuato da alcuni ricercatori brasiliani, è stato scoperto come alcuni alimenti favoriscano lo sviluppo della demenza senile. Il cibo influenza in maniera preponderante la salute del nostro organismo, tutto ciò che consumiamo a tavola può migliorare o peggiorare la nostra vita. Sappiamo come ci sia la necessità di alimentare al meglio corpo e mente con il giusto apporto di nutrienti che provengono proprio dall’alimentazione, ma se si eccede con elementi non del tutto salutari, ecco che inevitabilmente ci si ritrova a fare i conti anche con la demenza senile.
Ci sono diversi fattori che comportano tale declino cognitivo, ma stando a questo studio effettuato da alcuni ricercatori brasiliani esistono alcuni cibi che inevitabilmente possono contribuire ad aumentarne lo sviluppo.
Andando più nel dettaglio sono principalmente quegli alimenti ultraprocessati che sono i principali responsabili di uno sviluppo maggiore della demenza senile. Parliamo di prodotti che sono sottoposti a processi industriali con sostanze non propriamente naturali come ad esempio pizza surgelata, gelati, hamburger, patatine fritte, bibite, biscotti, merendine, caramelle e così via.
Lo studio sulla demenza senile e cibo
Questo studio è stato pubblicato su JAMA Neurology e si è avvalso di una sorta di esperimento effettuato per dieci anni su ben 10.775 persone, uomini e donne di circa 50 anni, tenendo conto delle loro abitudini alimentari.
Durante questi anni sono stati effettuati diversi test riguardanti le loro prestazioni cognitive, tenendo conto sempre delle loro abitudini alimentari e l’apporto calorico giornaliero. Il risultato è stato a dir poco sorprendente, visto come coloro che consumavano circa un terzo o più delle loro calorie da alimenti ultra-elaborati mostravano maggiori probabilità di demenza.
Il declino più rapido, dal punto di vista cognitivo, ha colpito le persone che consumavano maggiormente questi alimenti elaborati. Tutti quei cibi che contengono aromi, coloranti, emulsionanti e altri additivi cosmetici sono tra i principali responsabili dello sviluppo della demenza senile. Cosa bisogna fare per evitare che la mente perda lucidità prima del previsto? Bisogna affidarsi a prodotti cucinati da noi stessi, puntando su alimenti naturali che quindi non vengono processati dalle varie industrie. Attenzione a ciò che si mangia.
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