Come si forma la nebbia?

Ne esistono diversi tipi correlati a diversi fenomeni.

di Valentina Cervelli 15 Marzo 2015 10:11

Come si forma la nebbia? Perché ci troviamo in alcune condizioni a combattere con dei banchi che non ci consentono di vedere oltre il nostro naso. Scopriamolo insieme.

La nebbia è quella che viene chiamata un’ “idrometeora” che si forma in vicinanza del suolo per condensazione del vapore acqueo. Parliamo di tantissime goccioline di acqua grandi circa 5-10 micron di diametro che riducono la visibilità modificando l’aria circostante. Essa si forma quando l’umidità dell’aria raggiunge il 100% e si satura il vapore acqueo che la stessa contiene. Esistono diversi tipi di nebbia: quella da irraggiamento, da avvezione, da umidificazione o frontale.

Come manifestazione atmosferica la nebbia può formarsi con l’umidificazione dell’aria come appena descritto e quindi essere categorizzata come nebbia da evaporazione, o per via del raffreddamento dell’aria, e quindi essere una nebbia da raffreddamento. La nebbia da irraggiamento si forma dopo il tramonto, nel momento in cui il terreno rilascia il suo calore. E’ di solito collegata al tempo sereno e segue un meccanismo di formazione simile a quello della rugiada. Quella da avvezione, si forma quando l’aria umida e calda passa sopra il terreno freddo e si raffredda. E’ un fenomeno atmosferico di tipo marittimo. Altrettanto interessante è la nebbia frontale che si forma quando l’acqua di una precipitazione cade nell’aria secca dietro alla nube quando piove. Essa si trasforma in vapore acqueo che poi si condensa.

Qualsiasi sia la tipologia di nebbia ricordatevi di fare attenzione alla sua visibilità quando vi muovete, soprattutto se utilizzate dei mezzi di locomozione.

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