7 tipologie di batterie comuni

Diversa la reazione chimica, diversi l'utilizzo e la durata.

di Valentina Cervelli 25 Maggio 2014 9:05

batterie

Compriamo batterie ogni volta che abbiamo bisogno di energia elettrica ma non abbiamo la possibilità di usufruire di un presa di corrente: lo facciamo per l’auto, per il nostro lettore di cd portatile, per le nostre torce, addirittura per i nostri cellulari. Ma vi è differenza tra loro? Scopriamolo insieme.

Prima di tutto definiamo cosa sia una batteria: un piccolo contenitore al cui interno avviene una reazione chimica capace di creare uno scambio di elettroni che avviene quando il polo negativo della stessa viene collegato, attraverso un circuito, a quello positivo. Ecco le principali tipologie:

Zinco-Carbone

Sono conosciute comunemente come pile al carbone e sono quelle di tipo “economico” AA, C, D. Gli elettrodi sono di zinco e carbone e contengono un acido che agisce da elettrolite che consente lo scambio di energia.

Alcaline

Sono quelle che utilizziamo solamente, quelle delle marche più famose che hanno degli elettrodi di zinco e manganese-ossido che per la generazione di elettroni usano un elettrolite alcalino.

Litio e  Ioni di litio

Sono quelle utilizzate nelle macchine fotografiche. Le batterie agli ioni di litio  sono invece utilizzate nei cellulari e nei laptop

Piombo

Le batterie al piombo sono quelle utilizzate nelle automobili e sono dotate di elettrodi di piombo e ossido di piombo con un elettrolitico davvero potente in grado di essere ricaricato fino al suo limite massimo. Per comprenderlo basta pensare al fatto che la batteria delle auto viene cambiata molto raramente rispetto alla frequenza del suo utilizzo.

Nickel-cadmio e Nickel-metal

Sono batterie di tipo ricaricabile. Le seconde hanno sostituito le prime per via di un difetto di “memoria” che le portava ad esaurirsi troppo velocemente nonostante fossero ricaricabili.

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