Cosa è l’aurora extrasolare?

Un fenomeno tutto nuovo da scoprire.

di Valentina Cervelli 13 Agosto 2015 10:17

Cosa è l’aurora extrasolare? E’ stata osservata per la prima volta in questi giorni grazie al’utilizzo del telescopio Hale di monte Palomar in California, quello Keck alle Hawaii e del radiotelescopio Karl Jansky Very Large Array del Nuovo Messico gestiti dai ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena.

Nello specifico questo fenomeno, tecnicamente simile alle aurole boreali terrestri ma completamente diverso, è molto più imponente in grandiosità. L’osservazione è arrivata grazie aLSR J1835 + 3259, una nana bruna lontana 18 anni luce da noi. Non possiamo considerarla una stella dato che non vi sono reazioni nucleari al suo interno ma l’aurora extrasolare registrata su quell’astro è apparsa essere 10 mila volte più grandi di quelle registrate sulla terra. Il termine extrasolare ovviamente è legato al fatto che si manifestino relativamente ad un oggetto spaziale al di fuori del nostro Sistema Solare.

Secondo gli astronomi che hanno studiato il fenomeno, le aurore boreali extrasolari relative a questa nana bruna possono essere considerate molto simili a quelle di Giove. Esse sarebbero causate dai vari processi che hanno luogo nella magnetosfera di questo astro, a quote decisamente più alte di quelle delle classiche aurore boreali terrestri. E l’energia spesa almeno di 4 ordini di grandezza superiore. Dai primi rilievi eseguiti dagli scienziati anche i processi alla base delle aurore differirebbero tra quelle extrasolari e quelle del nostro pianeta: mentre quelle terrestri nascono nel momento in cui le particelle cariche che arrivano dal sole entrano nella nostra atmosfera e accelerano lungo le linee del campo magnetico fino ad acquisire l’energia necessaria per ionizzare gli atomi di gas, quelle dell’astro preso in considerazione si pensa dipendano da un effetto dinamo attivo all’interno dell’atmosfera dello stesso.

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