Come si è formato il supervulcano sulla Luna?
Come si è formato il Mafic Mound, l’imponente vulcano, sulla Luna? Per noi lo spazio ed i suoi oggetti rappresentano per noi un grande mistero. Anche la Luna, il satellite che da miliardi di anni ci fa compagnia e che ha rappresentato la nostra prima conquista.
Per chi non conoscesse questo gigante, esso è un vulcano alto 800 metri e dal diametro incredibile di 75 km all’interno del cratere South Pole-Aitken Basin, Il suo nome deriva dalle rocce mafiche, caratterizzate da minerali come pirosseno e olivina. Esso è un mistero praticamente dal giorno in cui nel 1990 venne scoperto dal geologo della Brown University Carle Pieters. Esso rappresenta un mistero perchè sulla Luna non ci sono altri vulcani simili e la composizione della roccia è diversa da quella del terreno circostante. Un esempio? Povertà di calcio al suolo e grande contenuto in quelle formanti il vulcano.
Sono molte le missioni che si sono occupate di studiare questo vulcano. Ora il suo scopritore e il ricercatore Daniel Moriarty sono giunti ad una ipotesi abbastanza convincente riguardante la sua origine in base ai dati raccolti. In uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters i due scienziati sostengono che la sua strana natura sia dovuta alla formazione stessa del cratere. Quando l’asteroide che lo ha formato cadde sulla luna si venne a creare un quantità immensa di magma che arrivò fino ad una profondità di 50 km.
La parte più superficiale a causa delle temperature basse si cristallizzò rapidamente ma quello in profondità, ancora in parte fluido riuscì ad arrivare in superficie attraverso una frattura, dando vita al vulcano. Ed è in questo modo che viene spiegata la sua strana diversità.
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