Alzheimer, alcuni ricercatori hanno scoperto cosa provoca la malattia
L’Alzheimer è una delle patologie più subdole che esistano al mondo, in quanto tende ad annullare completamente una persona, facendole dimenticare chi è e portandola verso una demenza senza ritorno. Purtroppo è una malattia neurologica che continua a crescere in maniera incessante e non colpisce solo le persone anziane, ma ci sono molto casi di Alzheimer precoce, il che rende tutto ancora più devastante.
Qualcosa però sembra si stia muovendo nel campo della ricerca, anche se infatti ad oggi non esiste ancora una cura per tale patologia, c’è una forte speranza che in un futuro non troppo lontano qualcosa cambierà. Una luce in fondo al tunnel che ha le sembianze di alcuni ricercatori italiani, Annalena Venneri e Matteo De Marco, i quali hanno scoperto il meccanismo che causa proprio l’Alzheimer e che quindi blocca la memoria. Si tratta di un primo passo importante che potrà alla lunga portare a risultati davvero positivi.
Più nel dettaglio la ricerca fa leva su una piccolissima parte del cervello dove tutto ciò ha inizio e si tratta della zona tegumentale-ventrale. E’ in questo esatto punto che viene rilasciata la dopamina, un neurotrasmettitore che come ormone ha la capacità di inibire rilascio di prolattina da parte del lobo anteriore dell’ipofisi. Quando tale molecola funziona poco, ecco che ne risente fortemente la memoria all’interno dell’ippocampo, arrivando a non avere più la capacità di apprendere e ricordare. Ciò significa che se l’area tegumentale-ventrale non è in grado di produrre la giusta dose di dopamina per l’ippocampo, ecco che quest’ultimo non funziona correttamente. Bisogna ora capire se aumentando la produzione di dopamina si possa effettivamente curare l’Alzheimer.