Come funziona la bussola?
Se ci perdiamo in un bosco, e può capitare, come uscirne il prima possibile? Con una bussola. Ma come funziona? E come si fa a calcolare grazie alla stessa la posizione in cui ci si trova? Proviamo a capirlo insieme.
Partiamo da un presupposto: la terra è dotata di un campo magnetico le cui forze sembrano quelle tipiche generate da una barretta di magnetite. Esse sono perpendicolari alla superficie terrestre ai poli magnetici nord e sud e sono parallele in corrispondenza dell’equatore magnetico. Entrambi questi punti non corrispondono con il corrispettivi geografici.
La bussola è “sensibile” alle forze orizzontali. Essa è composta da un ago magnetico sostenuto al suo baricentro in modo che possa ruotare sul piano orizzontale. Esso si dispone, a causa del campo magnetico, direttamente nella direzione delle forze che regolano la terra. Detto questo, per capire quale sia il nord geografico e comprendere la propria posizione bisogna conoscere la declinazione magnetica ovvero l’angolo fra il meridiano locale e la componente orizzontale del campo geomagnetico). Il suo valore cambia di luogo in luogo: bisogna accertarsi di conoscerlo prima di muoversi con una bussola. Per il nostro paese è di circa 8 gradi. Ed è questo quindi l’angolo che deve essere sommato alla direzione indicata dall’ago della bussola per ottenere il nord geografico con precisione.
Appena stabilita questa costante, calcolare tutti gli altri punti cardinali e riconoscere con un goniometro l’angolo che si trova tra la posizione in cui si è ed il nord geografico in modo tale da stabilire la propria posizione e non solo indicarla a possibili persone che ci stiano cercando ma anche orientarsi con una mappa.
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