Bambini e smartphone, l’OMS segnala le ore di utilizzo per evitare problemi di salute
In un mondo in cui la tecnologia viaggia alla velocità della luce, è diventato sempre più difficile impedire ai bambini di poter utilizzare smartphone, pc, tablet o altri dispositivi di questo tipo. Eppure si tratta di elementi che, soprattutto durante la crescita, possono arrecare gravi problemi di salute proprio ai più piccoli. In genere il trascorrere tantissime ore del giorno con questi dispositivi è nocivo anche per gli adulti, ma chiaramente in organismi che devono ancora ben svilupparsi sia fisicamente che mentalmente, il problema risulta essere di gran lunga peggiore.
E’ stata l’OMS ad aver, a tal proposito, stilato una sorta di tempistica di utilizzo degli smartphone, ma non solo, in tenerissima età. E’ facile ormai imbattersi in bambini, anche di età inferiore all’anno di vita, che si ritrovano imbambolati davanti agli smartphone, a volte usati proprio per far calmare il piccolo e lasciarlo buono per un po’. Abitudine però assolutamente errata che rischia di compromettere notevolmente la salute del bambino. Purtroppo molti genitori scelgono sempre la strada più semplice o quanto meno si lasciano abbindolare dai capricci dei loro figli, ma per il loro bene è consigliabile tenerli assolutamente attivi in un altro modo e non avvalendosi dello smartphone. Stando all’OMS è consigliabile evitare che dai 0 ai 2 anni i bambini stiano a contatto con gli smartphone o altri prodotti di questo genere, perché è una fase troppo delicata della loro crescita e potrebbe essere notevolmente compromessa.
Dai 3 anni in poi si può concedere un’ora al giorno dedicata agli smartphone, ma non bisogna assolutamente superare tale arco temporale. Ciò che consiglia vivamente l’OMS è di garantire ai più piccoli e non solo almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, che sia il gioco con la palla o una corsa, insomma qualsiasi cosa che faccia muovere i nostri cuccioli.