Ricostruito frammento di cervello di ratto con il computer
Ricostruito frammento di cervello di ratto con il computer. Si tratta del risultato di un progetto europeo di neuroscienze nato per simulare la complessità del nostro encefalo. Quello raggiunto è un piccolo passo che potrebbe condurci ad una maggiore comprensione di noi stessi.
In pratica un supercomputer è riuscito ad imitare digitalmente i circuiti neurali attivi di una piccola porzione di cervelli di ratto. Questa ricostruzione può essere consultata online e nello specifico ricostruisce circa 37 milioni di connessioni cerebrali o sinapsi tra 31mila neuroni virtuali: ovvero quel che accade in una parte di encefalo murino grande come un granello di sabbia. Letteralmente.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista di settore Cell e corrispondono al primo traguardo raggiunto dal Blue Brain Project, lanciato nel 2005 da Henry Markram, il neurobiologo del Politecnico Federale di Losanna. Lo scopo del progetto è quello di raggiungere, grazie all’Human Brain Project, a simulare il cervello umano a livello dettagliato biologicamente su una macchina IBM. Il tutto finanziato dalla Commissione Europea.
Se entriamo nello specifico dei risultati scopriamo che la porzione riprodotta è quella della corteccia somatosensoriale primaria di un ratto: ovvero quella che riceve le informazioni dalle vibrisse e da altre parti. Il coordinatore della ricerca spiega che il modello riproduce le proprietà fondamentali di questo circuito di informazioni e che può essere manipolato tanto da rendere il modello utile al pari di quello animale usato nelle sperimentazioni.
La pecca? Questa ricostruzione non include tutti gli aspetti della corteccia, tralasciando i vasi sanguigni, le cellule della glia e la plasticità neuronale, ovvero la loro capacità di cambiare risposta in base all’esperienza.
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